FROM A DISTANCE

Può la fotografia, in situazioni di separazione o isolamento, contribuire a ridurre le distanze? Generare tracce di esperienze e ricorrenze che non possono essere condivise per ragioni geografiche, professionali o per le conseguenze dell’emergenza pandemica?

From a distance è un servizio fotografico realizzato in remoto, a diverse latitudini o a pochi isolati di distanza.
Nato come progetto di ritratti dell’isolamento durante i mesi di lockdown (COVID-19 isolation portraits), From a distance si confronta con le inattese possibilità del lavoro fotografico in assenza di prossimità dei corpi e degli abituali dispositivi di ripresa. Il servizio prende vita dalla predisposizione di un ambiente comune di relazione e di lavoro. I limiti della disciplina si rivelano, si forzano, si distendono. Gesti e disposizioni provano a sintonizzarsi, nel farsi sguardo di tutto un corpo, nel vuoto di stanze accudite.

From a distance è un servizio fotografico per persone, coppie, colleghi, amici, famiglie che vivono separati. Ha l’obiettivo di celebrare volti, gesti e parole di affetti lontani o di ricorrenze che non possono essere vissute insieme.

Esigenze tecniche
Un pc, tablet o smartphone con videocamera e una connessione wireless. Opero attraverso i dispositivi di chi ritraggo, a partire dai miei.

Tempi e modalità di lavoro
Il servizio prevede un lavoro condiviso di due ore – un colloquio preliminare e la sessione di scatti – e una post-produzione di alcuni giorni. L’esito è un video-ritratto, una composizione di screenshots e voce della durata di dieci minuti circa.

Lingue
Il colloquio e lo shooting si possono svolgere in italiano, inglese, francese, tedesco e spagnolo con la mediazione di un* interprete.

 

“(…) Mai un regalo è stato cosi profondo e completo. Commuoversi è ridurre a poca cosa i sentimenti che gli occhi hanno tradotto nel mio cuore guardando questi 12 minuti di “vera storia”.
Irene è fine osservatrice e ospite discreta delle vite altrui”.