L’amavo troppo e le ho sparato

L’amavo troppo e le ho sparato è un workshop/performance sviluppato con Isabelle Demangeat.
Pone le basi per la creazione dell’omonimo quaderno d’artista e ha lo scopo di favorire il riconoscimento delle radici culturali della violenza di genere e delle sue manifestazioni, per imparare a contrastarle.

Stralci di articoli e processi internazionali per violenza domestica e femminicidio, dal 1848, portano alla luce, per frammenti, le voci di donne che hanno subito abusi, dei loro aggressori e di testimoni dei fatti, svelando una spaventosa attualità e ricorrenza di azioni, discorsi e posizioni giustificatorie nei confronti degli aggressori e denigratorie nei confronti delle donne. Stampate su grandi tessuti con un carattere tipografico a punto croce, queste testimonianze diventano base di lavoro per un ricamo collettivo, itinerante. 

Nel corso del workshop, le persone partecipanti sono invitate a lasciare la loro croce sui tessuti le cui testimonianze risuonano con la propria diretta esperienza di vita o di lavoro. Il ricamo si fa dunque strumento di misura della diffusione dell’esperienza quotidiana della violenza di genere. 
Un’azione condivisa di consapevolezza, immaginazione e lotta a paradigmi culturali iniqui e patriarcali, nel tentativo di tracciare, anche visualmente, alternative e vie di fuga.

Guarda il video della prima edizione del workshop alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino
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