Irene Pittatore
2016
Un gioco di parole dedicato all’arte pubblica e alle sue parole chiave.
Edizione di 4 locandine in formato A4 realizzata in occasione della settimana dell’arte contemporanea a Torino (2016)
30 € + costi di spedizione
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Public art > A club trip
Urban regeneration > A generation burner
Creative class > Slaves, react! ©
Smart Cities > Racist times
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Attraverso il gioco, i Public Anagrams hanno l’obiettivo di incoraggiare la riflessione e il confronto sulle grammatiche contemporanee della rigenerazione urbana, condivise da amministratori, progettisti, artisti e designer.
Il progetto ha debuttato, nel 2016, in forma di affissione su più di 1000 mezzi del trasporto pubblico torinese. I Public Anagrams sono stati trasmessi ogni 30 minuti sui monitor delle stazioni della metropolitana e hanno viaggiato all’interno di autobus e tram in forma di locandina cartacea e digitale.
I Public Anagrams sono parte del progetto di libro d’artista di Irene Pittatore, in corso di realizzazione, A BOOK TO/BE. A DIY user manual for art practices in urban regeneration$ (Archive Books, Premio Movin’ Up 2014): un manuale d’uso senza istruzioni che indaga, fra Torino e Berlino, forme e conseguenze del ricorso alla “creatività” da parte della pubblica amministrazione e degli investitori privati nei progetti di rigenerazione urbana.
“The project is based on the manipulation and subversion of mainstream slogans describing well-known urban development paradigms and strategies, such as “smart cities” or “urban regeneration”. By mixing up letters and by turning upside-down the slogans, the artist aims at raising critical awareness about the hidden outcomes of urban development strategies. Irene’s anagrams reveal the ghostly dark side of popular and optimistic urban slogans”.
Alberto Vanolo (2018), “Politicising city branding: Some comments on Andrea Lucarelli’s ‘Place branding as urban policy’”, Cities, v. 80, pp. 67-69.